La serafica è infatti un piccolo insetto dittero ematofago della famiglia Ceratpogonidae, che vive nelle zone costiere della Maremma vicino a estuari di fiumi o zone paludose. La serafica è molto nota alla popolazione locale per la sua caratteristica di arrivare improvvisamente a sciami fittissimi e di pungere ferocemente e dolorosamente.
La serafica appare solo in una frazione dell’anno, più o meno tra i primi di giugno e l’inizio di luglio. Per l’ulivo questo è un momento molto delicato: alla fioritura della pianta segue l’allegagione, in linea di massima dalla metà di giugno. La percentuale di allegagione è molto bassa, inferiore al 5%, pertanto in questa fase si verifica un’abbondante caduta anticipata dei fiori (colatura).
I vecchi contadini delle zone costiere della Maremma pensavano ci fosse una relazione tra la serafica e l’ulivo: l’insetto infatti si ripara spesso tra le sue foglie e tra i suoi fiori, a loro dire “influendo beneficamente sull’allegagione”, diminuendo così la colatura, fortificando l’oliva e migliorandone quindi il sapore.